La classifica non mente: dopo le prime dieci giornate il Verona è al quinto posto in classifica con 19 punti (per la precisione, a pari punti con l’Inter che è quarta). Al Bentegodi si respira aria di Europa, anche grazie al successo conquistato ieri sera contro la Sampdoria.
La squadra di Mandorlini continua a stupire tutto, come aveva iniziato a fare nella prima giornata di campionato quanto a sorpresa aveva battuto il Milan per 2-1. Poi sono seguite 4 vittorie di fila tra le mura amiche, pur alternate a bruschi stop come quello contro la Roma (3-0) e contro l’Inter sabato scorso (4-2).
In effetti i gialloblu hanno ancora molto da lavorare, considerato anche il numero molto elevato di reti subite (ma contro la Samp la porta è restata inviolata). Al contempo, però, questo significa che la forza del Verona è nell’attacco; impossibile, dunque, non sottolineare il ruolo decisivo fin qui svolto da Luca Toni, ieri sera autore del suo quarto gol in stagione.
Il bomber non si limita a segnare, ma fornisce anche preziosi assist come quello trasformato in rete da Gomez nella gara contro i blucerchiati.
L’entusiasmo è notevole a Verona, anche se praticamente tutti sanno che paragoni con la gloriosa squadra dell’annata 1984-85 non sono possibili, almeno a livello di risultati. Insomma, lo scudetto non arriverà, ma sta di fatto che quelal di quest anno è una partenza migliore rispetta a quella che condusse il club al tricolore.
La qualificazione in Europa League invece sembra realistica e per il Verona si tratterebbe del ritorno in competizioni europee a distanza di più di 25 anni (l’ultima volta fu nel 1987-88, eliminato ai quarti di finale dal Werder Brema nell’allora denominata Coppa Uefa).
Continuare a sognare si può, anche perché il prossimo impegno, casalingo contro il Cagliari, non appare impossibile da chiudere con successo.
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